Immerso tra i boschi e le rocce dell’Irpinia, a dominare il borgo antico di Avella (AV), sorge il suggestivo Castello Medievale, un luogo che ancora oggi conserva il fascino del mistero.
Costruito tra il IX e il X secolo, probabilmente dai Longobardi, il castello aveva una funzione difensiva contro le incursioni saracene. Con il passare dei secoli, è passato sotto il controllo normanno, svevo e angioino, testimone silenzioso delle battaglie per il controllo del territorio.
Estensione: oltre 3.000 m² di ruderi, mura, torri e camminamenti.
Mura possenti che abbracciano il crinale.
Resti di torri di guardia, cisterne e ambienti interni.
Posizione: sulla cima del Monte Avella – da cui si domina l'intera valle, fino a scorgere Napoli nei giorni limpidi.
Come ogni castello che si rispetti, anche quello di Avella ha il suo lato oscuro...
La Dama Bianca: nelle notti di luna piena, c’è chi giura di aver visto una figura eterea aggirarsi tra le rovine. Sarebbe lo spirito di una nobile donna assassinata per gelosia o potere.
I tunnel nascosti: si narra che il castello fosse collegato da passaggi sotterranei all’anfiteatro romano e ad altri punti strategici. Nessuna conferma ufficiale… ma gli urbexer più coraggiosi hanno provato a cercarli.
I massi maledetti: alcuni vecchi del posto parlano di pietre “protette”, che porterebbero sfortuna a chi tenta di rimuoverle o danneggiarle.
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