Girovagando qua' e la' "P cas carut!" come si suol dire ci siamo ritrovati negli Alburni, questo casone ormai in parte crollato probabilmente era una taverna, le antiche taverne lungo la Strada Regia delle Calabrie furono un po' i precursori degli odierni autogrill. Queste taverne offrivano servizi di ristoro e, in alcuni casi, alloggio ai viaggiatori, fornendo un luogo dove rifocillarsi e riposare durante i lunghi spostamenti.
l'antica Strada Regia delle Calabrie, che attraversava Sicignano degli Alburni e molti paesini sempre degli Alburni , era costellata da numerose taverne e stazioni di posta che offrivano ristoro e alloggio ai viaggiatori. Queste strutture, spesso dotate di portali in pietra con incisioni risalenti al XVIII e XIX secolo, erano punti di riferimento fondamentali lungo il percorso
Tra le frazioni di Scorzo e Zuppino, recenti studi archeologici hanno individuato la mansio "Nares Lucanae", una stazione di posta menzionata nella Tabula Peutingeriana lungo l'antica Via Popilia. Il toponimo "Nares", di origine osco-sabina, significa "sorgenti", in riferimento alle numerose fonti d'acqua presenti nella zona.
Altre taverne lungo questo percorso includevano la Taverna dell'Annunziata, menzionata in documenti del XVII secolo, e la Taverna del Fiumicello nella frazione di Zuppino, che sorgeva accanto a un'antica fontana descritta già in epoca romana.
Le taverne lungo l'antica Strada Regia delle Calabrie, che attraversava Sicignano degli Alburni, offrivano sia servizi di ristorazione che di alloggio. Queste strutture fungevano da punti di sosta per i viaggiatori, fornendo loro pasti caldi e un luogo dove riposare durante i lunghi spostamenti. Oltre a ciò, alcune taverne fungevano anche da stazioni di posta, permettendo il cambio dei cavalli e offrendo assistenza ai viaggiatori. Ad esempio, la Taverna dello Scorzo era nota per la qualità dei cavalli disponibili per il cambio. Queste taverne erano essenziali per garantire un viaggio più agevole e sicuro lungo la strada.
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