La Masseria di San Giovanni, conosciuta anche come la Masseria della Contessa, si erge come un monumento silenzioso nella fertile contrada San Giovanni, all'interno dell'agro dell'attuale Irsina (un tempo denominato Montepeloso). Questa antica struttura non è solo un complesso rurale, ma una vera e propria custode della storia e delle tradizioni di un territorio un tempo pulsante di vita contadina in Basilicata.
Le masserie pugliesi e lucane, come quella di San Giovanni, rappresentano il cuore pulsante dell'economia e della società del passato. Erano microcosmi autosufficienti, centri di produzione agricola e di vita comunitaria, spesso fortificati per proteggere i raccolti e i suoi abitanti.
Le Origini e il Nome: Sebbene i registri possano variare, il soprannome "della Contessa" suggerisce un legame con un'antica famiglia nobiliare o con una figura femminile di spicco che ne fu proprietaria o benefattrice. È probabile che la sua storia affondi le radici in un'epoca compresa tra il XVI e il XVIII secolo, periodi di grande fioritura per l'architettura rurale nel Sud Italia.
L'Architettura Fortificata: La struttura riflette la tipica architettura della masseria fortificata. Spesso si compone di un corpo centrale padronale, circondato da edifici di servizio (stalle, depositi, frantoi) e una cappella per le funzioni religiose. La presenza di una chiesa o cappella (come si vede nelle immagini) testimonia l'importanza spirituale e sociale del luogo.
Oggi, la Masseria di San Giovanni si presenta in uno stato di maestoso abbandono. Questo decadimento, lungi dall'essere un difetto, ne amplifica il fascino e l'aura misteriosa.
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