Ma prima di raggiungere il silenzio sacro dell'Abbazia, l'errore di percorso ci ha riservato il suo regalo più pittoresco.
Mentre eravamo immersi nella viabilità minore, tra sentieri sterrati e antiche mulattiere che compongono oggi anche l'Ippovia delle Colline Materane, siamo stati attratti da una struttura imponente. A prima vista, l'edificio si presentava con un fascino rustico e quasi militaresco, con le sue mura bianche e le forme squadrate, evocando l'immagine di una antica masseria fortificata.
Non era un rudere, non era la tappa che cercavamo, ma una realtà viva e pulsante: l'azienda agricola "La Bufalara"
Non si può non rimanere colpiti dal contrasto: l'architettura storica e solida, tipica di queste campagne, accoglie oggi un’attività agricola moderna. L'Azienda Agricola La Bufalara non è solo un nome suggestivo, ma un esempio di valorizzazione del territorio.
Questi luoghi, spesso nascosti, sono il cuore pulsante dell'economia locale e del progetto di "vie verdi" che collega i comuni tra Grassano, Grottole, e Tricarico. La Masseria, con la sua storia (che probabilmente affonda le radici in secoli di agricoltura e allevamento), ci ha ricordato che il patrimonio lucano non è solo ciò che è esposto nei musei o protetto dalle rovine, ma è anche ciò che vive e produce oggi, alimentando la terra e i suoi visitatori.
Il consiglio è uno solo: quando camminate in Basilicata, non temete di perdervi. A volte, i tesori più belli non sono segnati sulle mappe, ma si rivelano negli incontri inattesi e nelle deviazioni che ti portano a toccare con mano l'autenticità .



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