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Il Cimitero Abbandonato di Pietrastornina: e il Mito della Sposa imbalsamata prov Av

Cimitero abbandonato di Pietrastornina ingresso

 Nascosto tra le valli silenziose dell'Irpinia, il cimitero abbandonato di Pietrastornina non è un luogo come gli altri. Ma tra le lapidi inclinate e le croci consunte, una leggenda in particolare continua a vibrare nell'aria gelida: quella della Sposa Imbalsamata.

Un Viaggio nel Tempo: La Storia del Cimitero Il vecchio cimitero di Pietrastornina, come molti luoghi sacri in zone rurali, ha una storia che si perde nei secoli. Non esiste una data precisa per la sua fondazione, ma si presume che le sue origini risalgano a diversi secoli fa, forse tra il XVII e il XVIII secolo, quando le comunità agricole seppellivano i loro cari in prossimità dei centri abitati o delle chiese rurali.

Il cimitero monumentale è stato costruito su uno sperone di roccia calcarea. È stato abbandonato ufficialmente intorno agli anni '60/'70 a causa di problemi strutturali e del rischio di frane della parete rocciosa sovrastante. Oggi è un luogo spettrale, dove la vegetazione ha avvolto le cappelle nobiliari della famiglia Giliberti e delle altre casate del borgo.

La Vera Storia: della "Sposa" di Pietrastornina

La vicenda  è un misto di devozione familiare e tragedia medica. Non morì il giorno delle nozze, ma la sua storia è diventata leggenda per ciò che accadde dopo la sua morte, avvenuta nei primi anni del '900 (precisamente nel 1919, durante l'epidemia di febbre spagnola).

La Leggenda e la Realtà

  • L'Imbalsamazione: la ragazza morì giovanissima, a soli 19 anni. Il padre, un medico stimato della zona, distrutto dal dolore, non riuscì ad accettare la perdita. Utilizzò le sue conoscenze mediche per imbalsamare la figlia, sperando di sottrarla alla decomposizione e mantenerla "viva" nel tempo.

  • L'Abito Bianco: Fu vestita con un abito bianco di seta, che molti scambiarono per un abito da sposa (da qui l'equivoco della "Sposa Imbalsamata"). In realtà, all'epoca era comune seppellire le giovani donne nubili in bianco, come simbolo di purezza.

  • Il Vetro e la Fede: Per decenni, Rachele è rimasta visibile attraverso una lastra di vetro nella sua bara nel cimitero vecchio. La gente del posto racconta che i suoi lineamenti e i suoi capelli rimasero intatti per moltissimo tempo, alimentando il mito di una bellezza eterna e "congelata".

  • Per decenni, la salma  è rimasta esposta nella cappella di famiglia all'interno del cimitero vecchio. Tuttavia, con l'abbandono dell'area negli anni '60 e '70, il luogo è diventato meta di sciacalli e curiosi. Si racconta che la teca di vetro sia stata oggetto di atti vandalici e che, purtroppo, siano stati asportati anche dei gioielli o degli ornamenti che il padre aveva deposto con lei.

  • Oggi il corpo  non è più visibile. È stato deposto in una sepoltura tradizionale (o in un ossario comune, a seconda delle versioni locali più recenti) per garantirle finalmente la pace che il "limbo" della teca di vetro le aveva negato per quasi un secolo. La famosa teca che ha alimentato la leggenda per generazioni non esiste più nel cimitero abbandonato, sebbene molti visitatori continuino a cercarla tra le macerie della cappella Giliberti

  • L'assenza fisica del corpo ha, paradossalmente, reso la leggenda ancora più forte: molti abitanti giurano che, nelle notti di nebbia, si possa ancora vedere un riflesso bianco tra le rocce dove sorgeva la sua tomba.

La "Sposa Cadavere" Italiana: Somiglianze con Tim Burton

È impossibile visitare Pietrastornina o guardare le foto della cappella Giliberti senza pensare a "La Sposa Cadavere" di Tim Burton. Sebbene le storie siano diverse, i punti di contatto estetici ed emotivi sono profondi:

  1. L'Estetica "Burtoniana": Il contrasto tra il bianco candido del vestito nuziale e il grigio pietra del cimitero abbandonato crea quel mood malinconico e dark tipico del regista.

  2. Il Limbo tra i Due Mondi: Come Emily nel film vive in una terra di mezzo, così Rachele è rimasta per quasi un secolo "esposta" tra il mondo dei vivi e quello dei morti, protetta solo da una sottile lastra di vetro.

  3. Il Romanticismo Macabro: Entrambe le figure incarnano l'idea che l'amore (paterno o romantico che sia) cerchi di superare la barriera biologica della fine.


accesso ghost cemetery

cancello con colonne

cio' che resta di una cappella

cimitero abbandonato irpinia

resti di sepolture

una croce in legno

antica costruzione

zona abbandonata del paese

antico organo conservato nella chiesa

bellissima vista del paese

case ormai abbandonate