Il palazzo fu ristrutturato tra il 1513 e il 1529 da Giovanni del Cappellano, vescovo di Bovino. Proprio per questo è conosciuto sia come Palazzo del Cappellano che "dei Tufi". Giovanni voleva portare a Lauro l'eleganza del Rinascimento che aveva ammirato a Roma durante i suoi anni alla corte papale.
Se guardi bene gli architravi delle finestre del primo piano, troverai incisa la scritta IO. EPS. BOVIN. (Johannes Episcopus Bovinensis), la firma del vescovo che ha voluto l'opera.
.La sua facciata in tufo grigio è lavorata con una precisione millimetrica: ogni "punta" cattura la luce in modo diverso, rendendolo un capolavoro di architettura rinascimentale unico nel suo genere.
Viene chiamato anche Palazzo del Cappellano ed è uno di quei luoghi che ti ricorda quanto sia immensa la bellezza nei piccoli borghi italiani. Se ami la fotografia o la storia dell'arte, non puoi assolutamente perdertelo.
Il Palazzo dei Tufi ha una somiglianza straordinaria con due icone dell'architettura:
1 Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Il motivo: Entrambi utilizzano il bugnato a punta di diamante. Mentre a Ferrara si usa il marmo bianco e rosa, a Lauro è stato usato il tufo grigio scuro, tipico della zona vulcanica, che gli conferisce un aspetto più austero, quasi "cinematografico" e misterioso.
Altra somiglianza: Somiglia molto anche alla facciata della Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli, che presenta lo stesso motivo geometrico (ma con bugne in piperno).
Il Palazzo dei Tufi è ammirabile in tutto il suo splendore dall'esterno (la facciata è l'elemento di maggior pregio). Attualmente l'interno ospita spesso mostre d'arte, eventi culturali e il Museo Naïf.
Consiglio: Le aperture variano in base alle mostre in corso o agli eventi organizzati dal Comune di Lauro o dalle associazioni locali (come la Pro Lauro). È sempre bene controllare il sito ufficiale del Comune o contattare l'Ufficio Turistico locale prima della visita.


Social Plugin