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Perché Castelgrande ospita il secondo telescopio più grande d’Italia prov PZ

Tra le montagne lucane, a oltre 1.200 metri d’altitudine, c’è un luogo che sembra uscito da un sogno: l’Osservatorio Astronomico di Castelgrande. Un tempo era il fiore all’occhiello della ricerca italiana, oggi è un gigante silenzioso che guarda le stelle senza più studiarle.

progetto ambizioso tra cielo e terra

Negli anni ’80 e ’90 la Basilicata sognava di conquistare il cielo. Nacque così un osservatorio all’avanguardia, con un telescopio riflettore di 1,56 metri di diametro: il secondo più grande d’Italia, subito dopo quello di Asiago. Un colosso della tecnologia, in una delle zone meno inquinate d’Europa, scelta per la sua aria limpida e il cielo terso.

Ma i sogni a volte si fermano. Dopo anni di ricerche e speranze, il progetto si è arenato: mancanza di fondi, burocrazia e disinteresse hanno trasformato questo tempio della scienza in un luogo sospeso, dove regna il silenzio.

Il faro delle montagne
Durante le notti limpide di luna piena, la cupola dell’osservatorio brilla come un faro. Qualcuno sostiene che sia un segnale per viaggiatori celesti, quasi un richiamo per chi arriva dalle stelle.


È davvero abbandonato?

Sì e no. L’osservatorio non è più operativo per la ricerca astronomica, ma non è del tutto chiuso: tra giugno e settembre si organizzano visite guidate su prenotazione. È possibile entrare nella cupola, ammirare il grande telescopio, ascoltare la storia di questa struttura e, di sera, partecipare a osservazioni del cielo con strumenti più piccoli.

  • Periodo visite: 5 giugno – 15 settembre (su prenotazione)

  • Durata: circa 2 ore

  • Costo: 5 € (gratis bambini sotto i 6 anni e persone con disabilità)

  • Esperienza: visita alla cupola, spiegazioni scientifiche e osservazione di Sole o oggetti celesti (a seconda dell’orario)

Il panorama da quassù è mozzafiato. Il vento porta con sé il profumo dei boschi e il silenzio è interrotto solo dal fruscio delle foglie. Tra le colline lucane, l’osservatorio appare come un’astronave atterrata nel verde, con la sua cupola bianca che riflette i raggi del sole.

Camminare tra queste strutture è un’esperienza particolare: senti la grandezza del progetto, percepisci il tempo fermo, eppure davanti a te c’è la porta spalancata verso l’infinito.

Perché visitarlo

  • Per scoprire uno dei telescopi più grandi d’Italia

  • Per vivere la magia del cielo lucano, lontano dalle luci artificiali

  • Per capire come un sogno di scienza sia diventato un luogo sospeso tra memoria e futuro

Curiosità: Con i suoi 1,56 metri di diametro, il telescopio di Castelgrande è ancora oggi tra i più grandi d’Italia, superato solo da quello di Asiago (1,82 m).

GIA' CHE VI TROVATE A FARE UN GIRO TRA LE STELLE NON POETET NON VISITARE IL SANTUARIO DI S. MARIA DI COSTANTINOPOLI SEMPRE A CASTELGRANDE>>>>>