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Santa Maria di Costantinopoli: il santuario nascosto tra i boschi di Castelgrande PZ

Immagina di camminare lungo un sentiero ombreggiato, tra querce secolari e il profumo del muschio dopo la pioggia. All’improvviso, tra i rami, appare la sagoma di un antico campanile a vela: è il Santuario di Santa Maria di Costantinopoli, uno dei luoghi più suggestivi della Basilicata, incastonato ai piedi di Castelgrande.

Questo santuario non è solo un edificio religioso: è un frammento di storia, arte e spiritualità che resiste al tempo, custodendo leggende che profumano di Oriente.

La tradizione racconta che l’icona venerata al suo interno giunse fin qui da Costantinopoli, portata da monaci Basiliani in fuga durante le persecuzioni iconoclaste. Si dice che sia stata nascosta per secoli, fino a quando una misteriosa apparizione mariana non indicò il luogo in cui erigere il santuario.

L’apparizione che indicò il luogo

Secondo la tradizione popolare, inizialmente si cercò di costruire la chiesa in un punto diverso, ma ogni volta i materiali sparivano o venivano misteriosamente spostati durante la notte. Un giorno la Madonna apparve a un pastore e indicò il punto preciso in cui oggi sorge il santuario.

La sorgente miracolosa

Accanto al santuario sgorga una sorgente d’acqua limpida, ritenuta miracolosa. Gli anziani del paese raccontano che, nel passato, chi beveva o si lavava con quest’acqua otteneva guarigioni, soprattutto per malattie della vista e febbri persistenti.

Il campanile che suona da solo

Una leggenda minore parla delle campane che, in tempi antichi, avrebbero suonato da sole in occasione di grandi calamità o per avvertire la popolazione di eventi straordinari.

Da allora, il bosco di Castelgrande è diventato meta di pellegrinaggi e preghiere. Ancora oggi, chi entra in questo spazio di pietra e silenzio percepisce un’energia speciale, difficile da spiegare ma impossibile da ignorare.


Architettura semplice, anima grande

All’esterno il santuario si presenta sobrio, con una facciata in pietra, due lesene e un piccolo timpano sormontato da un oculo. Il campanile a vela si staglia contro il cielo lucano, mentre tutto intorno domina la natura selvaggia.

All’interno, invece, si apre un mondo di luce e colore:

  • L’altare maggiore, con colonne intagliate e fregi dorati, cattura subito lo sguardo.

  • Sopra, la Madonna col Bambino, icona antica che brilla tra ori e angeli in volo.

  • Sulle pareti, tele e affreschi narrano episodi biblici e mariani, tra cui la Visita di Maria a Elisabetta e lo Sposalizio della Vergine.

  • La cupola, affrescata negli anni ’40, è un inno al cielo: Maria circondata da angeli, sospesa tra le nuvole.

Ogni dettaglio racconta secoli di fede e di arte lucana, con influssi che vanno dal Rinascimento al Barocco.

isitare Santa Maria di Costantinopoli non è solo una tappa turistica: è un’esperienza che unisce cammino, meditazione e bellezza. Qui il tempo sembra rallentare, il fruscio delle foglie accompagna i pensieri e il silenzio del bosco amplifica ogni emozione.

Il santuario sorge in una posizione panoramica, ideale per chi ama la natura: basta spingersi poco oltre per ammirare le valli lucane e i cieli stellati che rendono Castelgrande famosa anche per il suo osservatorio astronomico. che e' il secondo piu' grande d Italia e che potete vedere cliccando qui'>> 

Perché andarci

  • Per riscoprire la spiritualità in un luogo autentico, lontano dai circuiti di massa.

  • Per lasciarsi sorprendere dalla sua arte nascosta e dagli affreschi che raccontano storie antiche.

  • Per respirare aria pulita e concedersi un momento di pace assoluta nel cuore della Basilicata.

Consiglio personale

Se puoi, visita il santuario al tramonto: la luce calda che filtra tra gli alberi e si riflette sui marmi dorati crea un’atmosfera unica, quasi mistica.