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L'antico frantoio di Morigerati: Un Tesoro del Cilento Scavato nella Storia prov Sa

Morigerati, con il suo borgo che domina la valle del Bussento, custodisce uno dei suoi segreti più preziosi nel sottosuolo: l'Antico Frantoio Ipogeo. Questo non è un semplice museo, ma un luogo dove l'architettura della roccia incontra la storia della fatica, un'esperienza chiave all'interno del percorso dell'Ecomuseo del Bussento Contemporaneo.

Varcare la soglia di questo frantoio significa scendere in un ambiente dove la luce si fa fioca e il tempo si dilata. L'aria, fresca e umida, trasporta la memoria di secoli di attività. L'ambiente è interamente scavato nella roccia, una dimostrazione di ingegneria povera ma geniale. Le pareti mostrano le tracce degli scalpelli, disegnando un affresco muto del lavoro manuale.

Il fulcro dell'ambiente. Si immagina il mulo che, camminando in tondo, azionava la grande ruota di pietra. Questa scena di movimento incessante e circolare era la prima fase per trasformare le olive, raccolte sulle colline del Bussento, in una pasta densa.

I Torchi Silenziosi: Vicino alla macina, si trovano gli enormi torchi, meccanismi di pressione in legno che completavano l'estrazione. I segni sulle travi raccontano di forze titaniche applicate per strappare l'olio dalle fibre delle olive.

Le Canalizzazioni Semplici: L'elemento più affascinante è la meticolosità del pavimento, leggermente inclinato e solcato da piccole canaline. Ogni millimetro di pendenza serviva a guidare l'olio, così prezioso, verso le vasche di raccolta scavate anch'esse nella roccia.

L'esperienza è un invito alla contemplazione e alla comprensione di come l'olio d'oliva, l'oro del Mediterraneo, sia stato per secoli la linfa vitale dell'economia e della cultura di questo angolo del Cilento.