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L'Eco di un Sogno: Il colosso Termale Fantasma in prov di Salerno


C'è, nell'entroterra della provincia di Salerno, una testimonianza imponente e quasi fantascientifica di ciò che un tempo fu un sogno di grandezza per il turismo e la salute: una mega-struttura di cinque piani concepita per accogliere un lusso e un benessere senza pari, con una capacità ricettiva che si stimava potesse superare le 500 stanze tra l'albergo e le dipendenze.
215 posti letto dotati di ogni confort, sale per proiezioni cinematografiche, teatro, zone relax, percorsi benessere, 2 piscine di cui una olimpionica, un area verde molto vasta, luna park, campo da tennis. pallavolo  e bocce ( all epoca era un sport molto gettonato) , bar, pasticceria, gelateria, ristorante, che dire veramente offriva tantissimo!.

Cio' che rende questo complesso termale unico è la sua paternità. A progettarlo fu infatti uno dei maestri dell'architettura italiana del Novecento: Enrico Del Debbio, figura di spicco nota per opere monumentali come il Foro Italico. Sorprendentemente, questo progetto, realizzato tra il 1967 e il 1968, fu uno degli ultimi e rari tentativi dell'architetto nel campo termale e alberghiero.

 La sua visione fu quella di creare una fusione armoniosa tra l'architettura e l'ambiente circostante. L'obiettivo non era solo costruire, ma integrare: Design Innovativo: Il Grand Hotel e lo stabilimento termale furono concepiti con linee che richiamavano, secondo gli esperti, echi di maestri internazionali, fondendo razionalismo e attenzione al paesaggio. Il Polo Congressuale: Parte integrante del complesso era il centro congressi, noto come "La Rotonda", che arricchiva l'offerta e posizionava la struttura come un hub non solo per la salute, ma anche per il business e la cultura.

 Il vero cuore del progetto era la risorsa naturale: l'acqua. La struttura sorgeva in corrispondenza di una sorgente di acque minerali rinomate per le sue propieta' salutari. Quest'acqua è classificata come oligominerale fredda, sgorgando a una temperatura costante di circa 8°C. Le sue proprietà benefiche sono state clinicamente riconosciute per la cura di una vasta gamma di disturbi. Lo stabilimento era attrezzato per trattamenti specifici, mirati a patologie di: Apparato Urinario e Ricambio: Particolarmente indicata per la cura idropinica (bere l'acqua). Apparato Respiratorio: Con l'offerta di aerosol e inalazioni caldo-umide. Apparato Locomotore e Pelle: Attraverso bagni terapeutici e fanghi. L'insieme di cure, unite a massaggi, programmi antistress e una piscina, doveva garantire un'offerta di benessere completa, rendendo la struttura un polo di attrazione per un lungo periodo dell'anno. 

 Dallo Splendore all'Abbandono: La Storia Economica La decadenza non fu rapida, ma inesorabile. Il complesso, nato dall'ambizione della famiglia di imprenditori locali che tanto fecero per il paese , creando progetti estremamente ambiziosi e innovativi, imprenditori veri come non c'è ne sono piu' capaci di vedere oltre e di mettersi in gioco senza timore, siamo negli anni 60 in un piccolo paese e senza pensarci 2 volte crearono una struttura immensa e innovativa,  simboleggiò un'era di potenziale economico per il Meridione. Tuttavia, il sogno iniziò a svanire per due motivazioni interconnesse: La Sostenibilità Economica: L'eccessiva grandezza della struttura e le difficoltà finanziarie che colpirono la famiglia proprietaria negli anni successi portarono a una gestione inefficiente.

 La Competizione: Nonostante l'eccellenza architettonica e la validità delle acque, la classificazione "oligominerale" la pose in diretta concorrenza con altre località campane che vantavano acque con composizioni più "termali" (più calde e con maggiori concentrazioni saline), rendendo più difficile
 l'affermazione sul mercato nazionale. Già negli anni '70, quando il nome del comune fu modificato per includere la dicitura "Terme", il sogno cominciava a mostrare le prime crepe, sfociando, nell'arco di un trentennio, nel triste stato di abbandono attuale. 
 Il complesso fu completato e visse il suo periodo di massimo splendore a metà degli anni '70. In questo periodo fu un polo d'attrazione e un punto di riferimento, ospitando anche eventi di risonanza nazionale (come tappe del Cantagiro) il Giro D'Italia e tantissime star tipo Lucio Dalla, Celentano, Morandi, Ron ecc