Matera non è solo Sassi e spiritualità rupestre. Tra le sue vie, si nasconde un capolavoro del Barocco che parla direttamente all'anima e al destino ultimo dell'uomo: la Chiesa del Purgatorio Nuovo.
Questo edificio, consacrato nel 1756 dopo circa trent'anni di lavori (iniziati nel 1725), non è semplicemente una chiesa, ma un potente promemoria della caducità della vita e della speranza nell'aldilà .
Lo stile è il Barocco materano. La chiesa è famosa per l'iconografia macabra e didascalica sulla caducità della vita: la facciata è ricoperta di teschi e scheletri. Questi simboli hanno un forte valore morale.
La sua esistenza si deve alla Confraternita del Purgatorio, un'associazione laica che fin dal 1644 si dedicava al culto dei defunti.
Il loro obiettivo primario era chiaro: creare un luogo che servisse da tomba gentilizia e, soprattutto, da centro per la celebrazione di Messe di suffragio per alleviare le pene delle anime in Purgatorio. L'intero progetto, inizialmente attribuito all'ingegnere Giuseppe Fatone di Andria, è un inno alla fede barocca, dove l'arte didascalica educa attraverso lo shock e la meraviglia.
Il vero cuore di questa chiesa è la sua sbalorditiva facciata barocca, opera degli scultori locali Vitantonio Buonvino e Bartolomeo Martemucci.
Non troverete angeli sorridenti, ma una moltitudine di teschi e scheletri. Questi non sono simboli di terrore, ma di una profonda verità morale: la morte azzera ogni distinzione sociale.
Osservate attentamente il portale in legno:
I riquadri superiori mostrano i teschi di regnanti e prelati, simbolo dei potenti.
I riquadri inferiori raffigurano i teschi dei comuni cittadini.
Questa disposizione macabra e potente lancia un messaggio diretto alla comunità : davanti alla morte, siamo tutti uguali e tutti bisognosi della misericordia di Dio.
Sopra il portale, una lapide reca un’iscrizione commovente, che è il lamento diretto delle anime purganti rivolto ai vivi:
“Miseremini mei miserenimi mei saltem vos amici mei” (Abbiate pietà di me, abbiate pietà di me, almeno voi, amici miei - dal Libro di Giobbe).
Nonostante il suo tema centrale sia la morte, la Chiesa del Purgatorio è oggi un luogo di vita e di incontro:
Patrimonio Musicale: Custodisce un prezioso organo a canne del 1755, capolavoro di Leonardo Carelli, che ancora oggi risuona durante le celebrazioni.
Unione di Fedi: Un fatto sorprendente e moderno è che la chiesa è tutt'ora consacrata e attiva nel rito cattolico, ma è anche utilizzata per cerimonie ortodosse russe, ospitando e unendo diverse comunità cristiane sotto lo stesso tetto barocco.













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