Oggi era una di quelle giornate strane. Quelle in cui ti svegli, non sai cosa fare, e tutto sembra già visto, già fatto. Ma invece di rimanere a casa ad annoiarmi, ho preso lo zaino, la macchina fotografica e sono partita per un piccolo giro fuori dal tempo.
Niente mete famose, niente turismo organizzato: ho scelto un piccolo paese del salernitano, uno di quelli che non trovi nelle guide e dove il silenzio fa da padrone. Un centro storico antico, ormai in parte disabitato, ma ancora pieno di tracce di vita passata.
Tra ruderi e memorie
Appena arrivato, ho cominciato a camminare senza una meta precisa, seguendo i vicoli stretti, le scalinate consumate dal tempo, le case mezze crollate con le imposte ancora appese.
I muri, scrostati e pieni di crepe, sembravano raccontare storie di famiglie, fatiche, bambini che correvano per strada. In molte abitazioni abbandonate si intravedevano ancora vecchi mobili, tegami arrugginiti, vestiti appesi a grucce ormai scheletriche. Un'immagine forte, che ti fa riflettere su come si viveva un tempo, con poco ma con dignità.
Ho continuato a salire, fino a un belvedere nascosto, dove il paese si apre sulla vallata. Da lì ho guardato in basso e ho pensato che questi luoghi non sono abbandonati del tutto: sono solo in attesa che qualcuno li ascolti di nuovo.
Un viaggio a costo zero, ma dal valore infinito
Non ho speso niente, se non il carburante. Non ho fatto file, non ho preso souvenir. Ma ho vissuto una giornata diversa, intensa, che mi ha regalato qualcosa che spesso dimentichiamo: la memoria delle cose semplici, quelle vere.
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