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Jazzo ai Tre Ponti: un angolo nascosto ma da non perdere della Murgia Materana


Se ti piacciono i posti abbandonati e pieni di storia, lo Jazzo ai Tre Ponti è uno di quelli che ti cattura subito. Non è un edificio moderno, ma un antico casale rurale costruito in pietra a secco, tipico della Murgia, usato un tempo per accogliere le greggi durante la transumanza. Immagina i pastori che si fermavano qui con le loro pecore, tra sentieri rocciosi e panorami aspri: è come fare un salto indietro nel tempo.

Cos’è uno Jazzo

Uno “jazzo” era essenzialmente un recinto per il bestiame, spesso con spazi coperti e pareti alte per proteggere gli animali. Non era solo pratico, ma anche parte della cultura locale: questi spazi raccontano la vita dura e affascinante dei pastori che percorrevano la Murgia e i suoi tratturi.

non era un casale vero e proprio dove si abitava stabilmente, ma uno “jazzo”, cioè un ricovero rurale per le greggi durante la transumanza.

Questi jazzi non erano pensati per la residenza umana: qualche pastore poteva dormirci temporaneamente, ma non c’erano abitazioni permanenti come in un casale. Erano strutture in pietra a secco con recinti per gli animali e piccoli spazi coperti per ripararsi dal freddo o dalla pioggia.

Per quanto riguarda l’anno in cui è stato costruito, non ci sono dati precisi per lo Jazzo ai Tre Ponti. Gli jazzi della Murgia risalgono all’epoca della transumanza, cioè tra il Medioevo e l’età moderna (dal 1500 circa in poi). Alcuni possono essere più antichi, ma quasi sempre si tratta di costruzioni tra il 16° e il 19° secolo, fatte e modificate dai pastori locali nel tempo.

Storia e curiosità

Anche se uno jazzo non era una casa vera e propria, alcuni erano molto grandi e con mura robuste per motivi pratici:

  1. Protezione del bestiame: Le greggi erano preziose, e in passato ladri o animali selvatici potevano attaccarle. Avere recinti e muri alti serviva a proteggere pecore e capre.

  2. Uso stagionale e collettivo: Alcuni jazzi erano pensati per molte famiglie di pastori o intere comunità di transumanti, quindi servivano più spazi e muri più solidi. Non era raro che un jazzo ospitasse centinaia di animali contemporaneamente.

  3. Difesa del luogo: In alcune zone, specialmente lungo vie di collegamento importanti (come quelle dello Jazzo ai Tre Ponti), le strutture potevano avere piccole fortificazioni o mura rinforzate per difendersi da incursioni o saccheggi, visto che erano punti strategici lungo i tratturi.

Quindi, anche se non era una vera e propria fortezza, la grandezza e le mura servivano a proteggere animali e persone temporaneamente presenti, oltre a dare stabilità alle costruzioni in pietra che potevano resistere per secoli.

Lo Jazzo ai Tre Ponti, chiamato anche Jazzo Pantano, si trova in un punto strategico, dove un tempo passavano tre importanti vie di collegamento tra i paesi vicini. Oggi è abbandonato, ma si percepisce ancora il suo ruolo nella vita rurale di un tempo. Camminandoci intorno, puoi notare i muri di pietra, le piccole aperture e il modo in cui l’edificio si integra nel paesaggio.

 Esplorazione

Per raggiungerlo devi seguire un piccolo sentiero nella Murgia Materana. La salita è leggera, ma la ricompensa è un panorama che ti lascia senza fiato: rocce, boschetti e la gravina che sembra un canyon in miniatura. È il posto perfetto per chi ama fotografare luoghi abbandonati o semplicemente sentirsi un po’ esploratore, immerso nella natura e nella storia.