Padula, il gioiello del Vallo di Diano che non smette mai di stupirci.
Se pensate che Padula sia “solo” la Certosa – la più grande d’Europa
la Certosa di San Lorenzo a Padula è considerata la più grande certosa d’Europa e una delle più vaste al mondo.
Qualche numero per rendere l’idea:
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Occupa circa 51.500 m² di superficie.
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Conta 320 stanze, 3 chiostri, un giardino, una biblioteca storica e una scala elicoidale unica nel suo genere.
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La costruzione iniziò nel 1306 per volontà di Tommaso Sanseverino, conte di Marsico.
Il titolo di “più grande” si riferisce proprio all’estensione del complesso monastico: nessun’altra certosa in Europa raggiunge queste dimensioni.
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Ma Padula ha in serbo altro per stupirvi...... Questo borgo custodisce tanti altri tesori: la tenuta di Mandranello con la base militare abbandonata
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, l’eremo, la casa-museo di Joe Petrosino, il poliziotto italoamericano che sfidò Al Capone… ma ha in serbo anche un’altra perla:
il Convento di San Francesco.
Il Convento di San Francesco fu fondato nel 1380 grazie a Giovanni Tommaso Sanseverino, e la comunità francescana vi si stabilì a partire dal 1422, il convento è un autentico trionfo di barocco, con decorazioni che parlano di fede e di arte. Il complesso comprende la chiesa, il chiostro e vari ambienti conventuali, e custodisce affreschi, stucchi e opere lignee di grande pregio. Un luogo che racconta non solo la spiritualità francescana, ma anche il gusto artistico che, nei secoli, ha reso il Vallo di Diano una culla di bellezza.
Nel corso dei secoli, il convento ha subìto diversi interventi: decorazioni settecentesche, restauri post-terremoto del 1857, soffitti ricostruiti, abbellimenti barocchi, e così via
Il campanile maiolicato fu completato solo a fine Ottocento.
Fondazione con leggenda
Il convento risale al 1380 e fu fondato per volere di Giovanni Tommaso Sanseverino, conte di Marsico. Secondo la tradizione, il conte fece voto di costruire un convento in onore di San Francesco dopo essere scampato a un naufragio.
Cupola maiolicata
La sua cupola rivestita di maioliche colorate è una delle più suggestive della zona. Le maioliche, tipiche della scuola napoletana e vietrese, creano un colpo d’occhio che spicca nel panorama di Padula.
Un trionfo di barocco
L’interno custodisce decorazioni barocche settecentesche, con altari in marmi policromi e stucchi raffinati. I frati arricchirono la chiesa tra XVII e XVIII secolo, trasformandola in un piccolo scrigno d’arte.
Relazione con la Certosa
Pur essendo un convento francescano e non certosino, il complesso ha sempre avuto rapporti con la Certosa di San Lorenzo, sia per motivi religiosi che politici, data la presenza dei Sanseverino come protettori di entrambi.
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