Come riporta una targa storica sulla torre laterale, Rocca Bellusci sorse nel 1847 come dimora estiva di don Santo Bellusci. Ma chi era davvero questo "re"?
Don Santo Bellusci era un imprenditore arguto e lungimirante, la cui fortuna si basava su un commercio vitale e redditizio per l'epoca: quello della neve e del ghiaccio. In un'era priva di refrigerazione artificiale, la neve era un bene preziosissimo. Veniva raccolta dalle montagne irpine durante l'inverno, pressata e stoccata in grandi strutture isolate chiamate "neviere" o "neveriere", per poi essere venduta e trasportata durante i mesi caldi. La neve e il ghiaccio erano indispensabili per:
- Conservare alimenti (carne, pesce, formaggi) per lunghi periodi. 
- Preparare bevande rinfrescanti, sorbetti e gelati, delizie ambite dalle classi agiate. 
- Usi medicinali, come impacchi per febbre o infiammazioni. 
Il suo "impero del freddo" si estendeva ben oltre i confini irpini, raggiungendo i mercati di città come Napoli, dove la richiesta di ghiaccio era elevatissima. La costruzione di Rocca Bellusci, in una posizione dominante e strategica a Mugnano del Cardinale, era la testimonianza tangibile del suo successo economico e del suo status sociale. Era il luogo dove il "re della neve" poteva godere del meritato riposo, magari con la vista sulle montagne che gli avevano donato la sua fortuna.












 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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