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Chiesa dei Morticelli Monte dei Morti Salerno: La Chiesa Ottagonale decorata con scheletri


Nel suggestivo scenario del centro storico di Salerno, in Largo Plebiscito, sorge un edificio che non passa inosservato: la Chiesa di San Sebastiano del Monte dei Morti, universalmente conosciuta come la Chiesa dei Morticelli. Il suo nome e l'austera decorazione esterna, caratterizzata da scheletri e simboli macabri, la rendono un luogo di profondo interesse storico e culturale.

L'edificio originario risale al 1530, ed è dunque di origine cinquecentesca. Inizialmente, fu dedicata a San Sebastiano, venerato come protettore dalle pestilenze.
​Il nome "Monte dei Morti" e "dei Morticelli" deriva dalla sua successiva e principale funzione. Nel 1615, la chiesa divenne la sede della Confraternita del Monte dei Morti (o Confraternita dell'Orazione e Morte), un'associazione laica legata alla devozione per le anime del Purgatorio.
​Perché "Monte dei Morti"?
​La Confraternita aveva il compito di assicurare una dignitosa sepoltura ai poveri e ai defunti abbandonati, oltre a celebrare messe di suffragio per la liberazione delle loro anime dal Purgatorio. Il termine "Monte" in questo contesto indicava una sorta di fondo o istituzione caritatevole che si occupava dei defunti. Il nomignolo popolare "Morticelli" si è affermato per la presenza delle rappresentazioni di teschi e scheletri sulle facciate, un costante e solenne "memento mori" (ricordati che devi morire).

​La chiesa ha subito diverse modifiche nel corso del tempo.
​Il Simbolismo Macabro: L'esterno è celebre per i suoi elementi decorativi barocchi risalenti al XVII secolo, che richiamano in modo esplicito la morte: bassorilievi marmorei raffiguranti scheletri, teschi e clessidre. Questi elementi non erano solo decorativi, ma avevano un profondo significato catechetico, spingendo i fedeli alla riflessione sulla brevità della vita.
​L'Interno Ottagonale: L'edificio è noto per aver avuto in origine una pianta ottagonale, una forma geometrica ricca di simbolismo cristiano (l'ottavo giorno, la Resurrezione). Anche se ha subito modifiche, la forma è tornata come leitmotiv negli interventi di riqualificazione più recenti.
​Lapide e Privilegi Papali: All'interno è presente una lapide datata 1623 che testimonia la concessione di Papa Gregorio XV di una proroga per le celebrazioni di messe in suffragio dei defunti, sottolineando l'importanza dell'istituzione.

La chiesa è stata sconsacrata negli anni '80 a seguito dei danni subiti dal terremoto del 1980, rimanendo chiusa e in stato di abbandono per decenni.
​Tuttavia, ha vissuto una straordinaria e insolita rinascita:
 L'ex chiesa è stata riaperta al pubblico e trasformata, grazie al lavoro del collettivo di rigenerazione urbana BLAM, in i Morticelli: San Sebastiano del Monte dei Morti Living Lab