Urbex Taxi

Scozia, Medioevo, Roma: Un Solo Posto in Basilicata, Sanzanello, Dove l'Urbex Incontra 3.000 Anni di Storia! PZ


E' una giornata piovosa sta fecendo " tardi", ma a noi non importava. La voglia di scappare da qualche parte era più forte del brutto tempo. Il piano? Una missione lampo per raggiungere Sanzanello  un mitico villaggio rupestre che si nasconde...ma non troppo! nelle campagne di Venosa in Basilicata.

Si parte!

Armati del nostro inarrestabile compagno di viaggio a 4 ruote motrici e seguendo alcune tracce gps che abbiamo poi scoperto in seguito essere non troppo attendibili,  lasciavamo l'asfalto per la terra battuta  La nostra avventura, come spesso accade in Basilicata, è iniziata con una sosta non programmata: abbiamo attraversato la zona del Vulture.

Qui, abbiamo intravisto i famosi filari di Barile, un paese unico! La sua caratteristica sono le grotte-cantine, circa 130 ambienti scavati nel tufo vulcanico. Non sono case, ma la casa dell'Aglianico del Vulture  Le costruirono soprattutto i profughi Arbëreshë (albanesi) a partire dal XVI secolo; un sistema di raffreddamento naturale, costante e perfetto per affinare il "Barolo del Sud".

Alternando strade a malapena tracciate con strade bianche e un po' di asfalto giugiamo a Sanzanello. Il paesaggio è cambiato: niente più vigne, ma un'esplosione di colori e un paesaggio che ci ha fatto esclamare: "Ma siamo in Scozia?"

Lì, in quel paesaggio nordico, la chiesetta di Sanzanello si ergeva sublime. Il suo campanile lungo e gotico sembra una freccia lanciata verso il cielo uggioso. Sebbene le sue origini possano risalire a impianti medievali, l'aspetto attuale è il risultato di ricostruzioni e modifiche avvenute probabilmente tra il XVI e il XVII secolo. È l'emblema dell'abbandono dignitoso.

Continuando la passeggiata ci siamo imbattuti nel villaggio rupestre vero e proprio, ci siamo calati in un mondo di ingegneria contadina incredibilmente sagace.

Abbiamo trovato le Grotte Ipogee che, qui a Sanzanello, hanno una storia lunghissima. Non erano solo rifugi, ma per secoli (dal Medioevo inoltrato fino all'inizio del XX secolo), furono adibite a stalle rupestri e cantine per la conservazione agricola. Spesso, guardando bene le facciate in pietra che murano gli ingressi, si leggono date incise come il 1872, testimoniando un uso continuato fino all'Italia Unita. Queste, insieme alle imponenti masserie abbandonate (grandi aziende agricole risalenti al XVII-XIX secolo), raccontano l'epopea della vita rurale lucana e della transumanza.

Ma il vero colpo di scena è stata la visione di una bellissima Neveraia

  • Cos'è? Una cisterna di pietra gigante, isolata e interrata.

  • A cosa serve? È il frigorifero ante litteram! La neve raccolta in inverno veniva pressata e isolata per ottenere ghiaccio estivo, fondamentale per la conservazione di cibi e per le cure mediche. Un sistema idro-termico in uso dal Medioevo fino ai primi del '900!

Proprio quando credevamo di aver esaurito i secoli (dopo la Scozia, il Medioevo e la storia contadina), abbiamo avuto l'ultima, sconvolgente rivelazione.

In un tratto di strada secondaria, i ciottoli sotto i piedi sono diventati stranamente uniformi e profondamente solcati dai carri. Era lei: un resto palpabile della Via Appia Antica!

La sensazione è stata incredibile. Camminare lì significa ripercorrere la storia:

  • Il Titolo: È la Regina\ Viarum (Regina delle Strade), non un soprannome, ma il riconoscimento della sua importanza strategica.

  • La Fondazione: Iniziata nel 312 a.C. dal censore romano Appio Claudio Cieco (da cui prende il nome).

  • La Funzione: Era l'autostrada principale dell'Impero, concepita per il rapido spostamento delle Legioni Romane e per il commercio. Univa Roma al porto di Brundisium (Brindisi), la porta d'Oriente.

  • La Tecnica: Era una meraviglia ingegneristica, pavimentata con un solido basolato (lastre di pietra vulcanica) poggiato su diversi strati, garantendone la durata per oltre due millenni.

Ecco la vera magia della Basilicata: in una singola deviazione da una giornata iniziata tardi, hai attraversato millenni. Un attimo sei tra i panorami quasi scozzesi, quello dopo nelle grotte medievali e un passo ancora ti ritrovi a calpestare la storia dell'Antica Roma

Un viaggio assurdo, semplice e spassosissimo, tutto merito di quelle stradine fuori dall'asfalto!