Avella (AV) non è solo castelli e anfiteatri: se ti spingi verso la zona archeologica, tra erba alta e resti affioranti, potresti imbatterti in qualcosa di sorprendente... tombe romane monumentali, alte più di 5 metri, silenziose ma imponenti.
No, non stai sognando: queste sono le vere “piramidi dell’Irpinia”, costruite tra il I e il II secolo d.C. da famiglie romane potenti, per lasciare un segno eterno.
E quel segno è ancora lì. Basta alzare lo sguardo.
Si tratta di monumenti funerari imponenti, costruiti in opus latericium (mattoni) e opus reticulatum (pietre a rete), visibili ancora oggi nei pressi della zona archeologica, non lontano dall’anfiteatro.
La più monumentale delle tombe, spesso indicata come "Tomba a Tholos", supera gli 8 metri di altezza. Alcune fonti parlano anche di 9–10 metri, compresa la cupola. Considerando l’elevazione del basamento e la struttura conica o semicircolare, l’effetto visivo è ancora più imponente dal vivo.
Per confronto:
Struttura | Altezza approssimativa |
---|---|
Tomba principale (Avella) | 8–10 metri |
Mausolei romani simili (es. Roma) | 6–9 metri |
Un palazzo di 3 piani | Circa 9–10 metri |
All’esterno si vedono ancora le pietre a rete (opus reticulatum), i mattoni romani e le proporzioni perfette.
Per dare un’idea: sono le “piramidi” dell’Irpinia, in scala ridotta ma di simile impatto. Non servivano solo a seppellire, ma anche a celebrare il potere e la ricchezza delle famiglie romane che dominavano la zona di Abella (l’antico nome di Avella).
All’interno si trovavano:
Urne cinerarie con i resti dei defunti.
Ninfei funerari (decorazioni con nicchie, a volte con affreschi o statue).
Piccole cripte o stanze secondarie, oggi purtroppo spoglie.
Molte tombe sono oggi vuote o danneggiate, ma conservano ancora la loro imponenza. Non è raro trovare al loro interno tracce di restauri o graffiti lasciati nel corso dei secoli.
Non è raro che le tombe vengano scambiate per torri medievali o fortificazioni.
Alcune leggende locali parlano di camere sotterranee murate che nasconderebbero antichi oggetti votivi o “tesori del tempo”.
In pieno giorno sembrano tranquille, ma di sera... hanno un’aura inquietante che non lascia indifferenti.
Molti pensano che solo a Roma esistano strutture di questo tipo. Invece Avella conserva mausolei paragonabili, per imponenza, architettura e simbologia, a quelli delle grandi capitali dell’Impero. Sono le “piramidi irpine”, e stanno ancora lì, a pochi passi da case, sentieri e silenzi.
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