Diario di viaggio in Irpinia: Castelli, borghi, misteri e urbex
Se siete amanti di quei viaggi che sanno di passato, di pietre antiche e storie sussurrate dal vento, il Castello Pignatelli a Montecalvo Irpino è una tappa imperdibile. Si staglia lì, silenzioso e imponente, nel cuore dell’Irpinia, pronto a raccontarvi mille segreti. Qui il tempo sembra essersi fermato, sospeso tra Medioevo e barocco, con un’atmosfera che ti cattura al primo sguardo.
Le sue origini? Quasi mille anni fa, nel 1096, quando era una robusta fortificazione normanna. Poi è passato di mano in mano, da Angioini a Aragonesi, fino ai Pignatelli, che ne hanno fatto una dimora nobile senza tradire quel fascino austero. Dopo il devastante terremoto del 1456, furono proprio i Pignatelli a rimettere tutto in sesto, e da allora il castello porta il loro nome. Nel 1611, il passaggio da roccaforte a palazzo ducale ha segnato la sua vera trasformazione.
Cosa aspettarsi?
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Panorami mozzafiato: dalla cima si vede tutta la valle, le colline irpine e il borgo con i suoi tetti antichi.
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Angoli da sogno per foto e video: mura, torri, cortili, ogni scorcio sembra fatto apposta per i vostri scatti più belli.
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Un’atmosfera magica: il silenzio e la storia ti avvolgono come una coperta, quasi mistica.
Lo trovate in Via Dietro Corte, Montecalvo Irpino (AV). Le visite sono solo su prenotazione, quindi meglio contattare prima l’InfoPoint o la Pro Loco locale. Spesso ospita eventi, mostre e rievocazioni: occasioni perfette per immergersi ancora di più nel passato.
Mini Tour nei dintorni: tra storia, mistero e suggestioni urbex
Montecalvo Irpino - Castello Pignatelli
Iniziate dal cuore del paese: un castello millenario, ricco di storie e atmosfera. Ogni pietra racconta, ogni ombra ispira.
Rione Trappeto – borgo abbandonato
Scendete nella parte bassa del centro storico: un quartiere semi abbandonato, dove il tempo si è fermato tra case di pietra crollate, porte socchiuse e vegetazione che avanza. Perfetto per chi ama l’urbex e cerca suggestioni forti, con un tocco di mistero post-bellico.
Chiesa di San Pompilio Maria Pirrotti
Un angolo spirituale da non perdere, con reliquie e un altare barocco. Vicino c’è la casa natale del santo locale, che aggiunge un tocco di sacralità al viaggio.
Interessante anche vedere la statua della Madonna con un teschio nella pupilla>>>>
Tra Montecalvo Irpino e Casalbore si nasconde un enigma che cattura subito lo sguardo e resta impresso nella mente: la statua della Madonna con un dettaglio inquietante — nel suo occhio, al posto della pupilla, è scolpito un piccolo teschio.
Non è un errore, né una trovata artistica moderna, ma un’opera antica avvolta nel mistero. Il volto della Madonna è sereno, dolce e pacato, ma quello sguardo così fuori dal comune lascia una sensazione ambigua, tra fascino e inquietudine.
Le origini di questa scultura sono sconosciute, e non esistono documenti ufficiali che ne raccontino la storia o il perché di quel particolare così macabro. Alcuni dicono che sia stata realizzata per proteggere dal male, un talismano scaramantico scolpito nel cuore della devozione popolare. Altri, invece, la temono, evitando di guardarla negli occhi.
Una leggenda popolare racconta che chi fissa lo sguardo con il teschio sognerà la morte o riceverà messaggi dal mondo dei defunti, come un ponte tra il visibile e l’invisibile. Queste storie, tramandate a bassa voce tra gli abitanti del luogo, hanno contribuito a creare un’aura di mistero attorno alla statua.
Oggi, la Madonna col teschio nell’occhio è un simbolo di quella Irpinia nascosta, fatta di fede antica, superstizioni e segreti mai del tutto svelati. Una tappa imperdibile per chi ama i luoghi fuori dal comune, dove ogni dettaglio racconta una storia che va oltre il tempo.
Ponte Romano sul torrente Ufita
Fuori dal centro, verso Ariano Irpino, scovate i resti di un antico ponte romano. Semi nascosto dalla natura, è un luogo “wild” dove storia e natura si fondono in uno scenario perfetto per video e foto d’effetto.
Greci (AV) – borgo Arbëreshë
A soli 15 minuti d’auto, un piccolo paese albanese che sembra un tuffo nel tempo e nelle tradizioni. Architettura unica, lingua e usanze particolari, ideale per chi cerca un tocco etnico e autentico lontano dai flussi turistici.
Bolle della Malvizza – geosito naturale>>>>
Tra Guardia Lombardi e Villamaina (circa 25 min in auto), troverete uno dei luoghi più strani d’Italia: bolle di fango che “sbuffano” dal terreno, accompagnate da suoni inquietanti. Una vera atmosfera da film di fantascienza, perfetta per droni, video immersivi e documentari originali.
Casolari e ruderi rurali
Lungo le stradine secondarie tra Montecalvo, Greci e Ariano Irpino, vi imbatterete in vecchie masserie, cantine e fienili abbandonati. Qui l’urbex è “slow” e a contatto con la natura, con sorprese come oggetti e arredi ancora dentro.
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