
Non si trattava di case “di lusso”, ma di abitazioni funzionali, pensate per dare dignità e stabilità a chi fino ad allora viveva in tuguri o era costretto all’emigrazione stagionale. Attorno alle case si sviluppava il borgo rurale, con una chiesetta, la scuola elementare, a volte una piccola bottega o l’ufficio dell’Ente Riforma.
Così, i villaggi rimasero sempre più vuoti. Le case furono abbandonate una a una, fino a trasformarsi in scenografie fantasma.
Tra Fallout e The Walking Dead
Passeggiando oggi tra questi borghi rurali, la sensazione è surreale.
Alcune strade ormai sono sparite , altre sopravvivono regalando uno scenario tipo deserto americano lunghe strade , pochi alberi e gruppi di case abbandonata qua e la' con vecchi mobili corrosi dall’umidità . Ci sono porte che pendono dai cardini. È come camminare in un mondo post-apocalittico:
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da un lato ricorda gli scenari di Fallout, con paesaggi fermi nel tempo, dove l’utopia del progresso si è congelata e disfatta;
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dall’altro sembra di essere in una puntata di The Walking Dead, aspettandosi da un momento all’altro che tra le case spunti un gruppo di sopravvissuti o un’orda di vaganti.
Il contrasto tra la natura che riconquista tutto e l’architettura rigida, pensata per un futuro che non è mai arrivato, rende questi luoghi incredibilmente affascinanti per chi ama l’urbex, la storia sociale e le atmosfere da “fine del mondo”.
Un patrimonio dimenticato
Oggi questi villaggi sono un patrimonio fragile, sospeso tra memoria storica e abbandono. Testimoniano un’epoca di grandi speranze e delusioni, di politiche che hanno cambiato per sempre il volto del Sud, lasciando però dietro di sé anche silenzi e rovine.
Visitare le case della Riforma Agraria non è solo un viaggio nel tempo, ma anche un’esperienza immersiva, un po’ inquietante e un po’ malinconica, che mescola storia, abbandono e suggestione cinematografica.
Non esiste una stima attendibile di quante coase ci siano in queste campagne ma sicuramente oltre il centinaio, percorrendo le stradine deserte se ne incontrano davvero tantissime.
Secondo alcuni ben informati sulle 300
Parte del problema può essere che molti edifici non erano tutti della stessa tipologia, e spesso i poderi contigui avevano case coloniche sparse che non erano solo concentrate in borghi. Quindi distinguere “case coloniche” + “case del borgo rurale” complica il conteggio.
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