Prignano è uno di quei borghi che sembrano sospesi tra il tempo e il silenzio. Siamo in provincia di Salerno, alle porte del Parco Nazionale del Cilento. Colline dolci, uliveti antichi e tanta storia. Ma la vera chicca è Melito, una frazione che conserva ancora intatto il suo impianto medievale.
Trekking urbano a Melito di Prignano Cilento
Punto di partenza: Parcheggio in località Melito (vicino alla chiesa).
Durata: 1h30 – 2h (con calma).
Difficoltà: facile.
Itinerario:
Chiesa di San Nicola di Bari
Piccola e raccolta, con facciata semplice e pavimento in cotto. Intorno, il silenzio di un tempo che non ha fretta.
Palazzo Gorga
Antico palazzo nobiliare in pietra viva, con balconate in ferro battuto e un portale che racconta la grandezza perduta. È il cuore storico del borgo.
Palazzo de Marco
Poco distante, un altro edificio nobiliare, oggi semiabbandonato, con scorci affascinanti tra mura diroccate e finestre cieche.
Fontana pubblica e lavatoio
Luogo sociale del passato, dove le donne del paese si ritrovavano. Ancora visibile e suggestivo.
Vista panoramica sulla valle dell’Alento
Alla fine del paese, un piccolo belvedere ti regala una vista aperta sulla valle, con il mare all’orizzonte nei giorni più limpidi.
Palazzo Marchesale
Un tempo simbolo del potere feudale, si staglia imponente con la sua facciata severa e il portale nobile. Si dice che nel piano nobile ci fossero saloni affrescati e stanze con caminetti in pietra lavorata. Oggi parte dell’edificio è chiuso, ma trasuda ancora la sua antica autorità.
Torre Volpe
Torre Volpe si distingue per:
Impianto compatto e massiccio, tipico delle costruzioni difensive rurali del Cilento.
Aperture strette e alte, spesso simili a feritoie, che facevano pensare più a un controllo del territorio che a una semplice residenza.
Posizione strategica, posta su un leggero rilievo nel borgo, permetteva un controllo visivo sui movimenti nella valle.
Materiali locali: pietra viva lavorata a mano, spessa muratura, segno di costruzione antica e di resistenza alle incursioni.
Probabilmente si trattava di una casa-torre cinquecentesca o seicentesca, appartenuta a una famiglia nobile o borghese (forse appunto i Volpe), che la utilizzava sia come abitazione che come presidio di sicurezza in tempi in cui le razzie o i conflitti locali erano comuni. Alcuni elementi architettonici potrebbero essere stati modificati nei secoli, ma la struttura resta imponente.
Palazzo Cardone – Memoria nobiliare silenziosa
Situato in una delle vie principali del borgo, Palazzo Cardone si presenta con una sobria eleganza. Meno appariscente rispetto al Palazzo Marchesale, ma non per questo meno importante. Appartenuto alla famiglia Cardone, probabilmente un casato di notabili locali tra Ottocento e prima metà del Novecento, il palazzo è un classico esempio di architettura civile post-feudale.
Caratteristiche visibili:
Facciata semplice, intonacata, ma con portale in pietra lavorata e cornici marcate alle finestre del piano nobile.
Balconi in ferro battuto, tipici del periodo, che affacciano su vicoli stretti e suggestivi.
Corte interna non visibile dall’esterno, ma documentata da alcune fonti orali, usata un tempo per attività agricole o di servizio.
Attualmente è proprietà privata, non visitabile all’interno, ma ben mantenuto. Il palazzo si integra nel tessuto urbano del borgo con discrezione, ma conserva l’impronta di un tempo in cui Melito aveva un nucleo civile e colto attivo.
Stradine selciate e vicoli ciechi
Camminare per Melito è un po’ come sfogliare un libro antico. Archi in pietra, case chiuse ma vive, e quella sensazione di intimità e autenticità che pochi luoghi sanno dare.
Urbex nei dintorni
E se vuoi passare al lato wildex...
Vecchie Masserie e casali rurali (tra Prignano e Rutino)
Nascoste tra gli uliveti ci sono almeno 2-3 casali diroccati, con stalle, macine e cisterne antiche. Ottimi per chi ama fotografare rovine rurali.
Mulino abbandonato sul fiume Alento
Accessibile tramite sentiero (chiedi ai locali). Un luogo dimenticato, con ruota in legno e canali in pietra, immerso nel verde.
Ruderi e casali tra Melito e la località Serre: ci sono due ex stalle e un antico casale contadino in pietra viva, con fienili e vecchie botti abbandonate
Sentiero Melito–Montanari (parzialmente tracciato): collega alcune zone rurali abbandonate e conduce a un antico frantoio in rovina (molto wild).




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