C'è una fontana, semi abbandonata , che un tempo fu un simbolo di amore reale e di sosta regale.
La chiamano Fontana della Regina, e anche se oggi la ignorano in tanti, porta con sé una storia che vale più di mille castelli.
Siamo lungo quella che fu la Strada Regia delle Calabrie, l’antenata delle moderne autostrade, una via fondamentale nei secoli passati per collegare Napoli al sud estremo del Regno. Una strada percorsa da re, nobili, carrozze e viaggiatori illustri, che trovavano ristoro nei punti d’acqua disseminati lungo il tragitto.
Tra questi, questa fontana barocca – oggi abbandonata e quasi inghiottita dal tempo – conserva ancora una lapide che racconta un episodio preciso: nel 1793, il re Ferdinando IV di Borbone e sua moglie Maria Carolina d’Asburgo si fermarono proprio qui, per dissetarsi alla sorgente durante uno dei loro lunghi viaggi.
Ma la leggenda locale aggiunge qualcosa in più: pare che sia stato proprio il Re a volerla costruire, o quantomeno farla sistemare con decoro e bellezza, in onore della sua Regina, colpito dalla limpidezza dell'acqua e dal luogo fresco e accogliente. Un gesto d’amore, sì, ma anche un segno del potere regale: qui passa il re, e dove passa il re, nasce bellezza.
Perché vale la pena visitarla
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È un luogo segreto, fuori dai circuiti turistici.
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Un esempio raro di architettura borbonica rurale.
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Un ottimo spot per fotografie urbex suggestive e d’atmosfera.
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Perfetto da inserire in un itinerario tra fontane dimenticate, vie storiche e micro-archeologia reale.
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