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Sicignano Vecchia: il borgo sotto il castello dove il tempo si è fermato prov Sa

 Un viaggio tra vicoli vuoti, case abbandonate e atmosfere d'altri tempi

C’è un posto, in Campania, dove ogni angolo sembra un set cinematografico. Non per finta, ma perché tutto è rimasto com’era, o almeno ci prova.
Stiamo parlando del centro storico di Sicignano degli Alburni, un piccolo mondo di pietra incastonato proprio sotto l’imponente Castello Giusso, che lo guarda dall’alto come un guardiano silenzioso.

Piu' che un borgo si tratta di una parte di un quartiere che e' stata abbandonata e lasciata com era tanto tempo fa' , circondata anche da case che sono abitate!

Qui, tra case chiuse da decenni, portali scolpiti, stradine in pietra e scorci che sembrano usciti da una cartolina medievale, si respira un’atmosfera sospesa, quasi irreale. Un luogo dove l’urbex incontra la storia viva.

Un borgo dimenticato… ma non morto

Passeggiando tra i vicoli del centro antico, è impossibile non notare quante abitazioni siano abbandonate. Molte hanno ancora le porte in legno originale, alcune con i vetri rotti, altre col tempo che si affaccia dalle finestre spalancate.
I tetti sono crollati in più punti, l’erba cresce dove prima c’erano cortili vissuti, eppure tutto mantiene una sua dignità struggente.

Non è un paese fantasma, sia chiaro. 

Ogni casa sembra voler raccontare qualcosa. C’è chi trova ancora vecchi mobili impolverati, stufe in ghisa, vestiti nell’armadio, fotografie in bianco e nero appese alle pareti.
E poi scale ripidissime, pavimenti in cotto, affreschi sbiaditi o intonaci che si staccano come squame di un drago di pietra.

Se sei appassionato di esplorazione urbana, questo è il paradiso. Con il giusto rispetto, ovviamente: niente vandalismi, niente forzature. Solo occhi curiosi e tanta attenzione.

Architettura che sa di Medioevo

La struttura del borgo è ancora quella originaria: compatta, difensiva, sviluppata in salita verso il castello.
I portali in pietra calcarea portano le date incise, alcuni anche del '600 o '700. Molte case erano collegate tra loro da passaggi coperti, archi e vicoletti stretti dove a malapena passa una persona.

E poi ci sono i dettagli: una fontana dimenticata, un forno in pietra, una loggia col panorama sulla valle, un pozzo murato da chissà quanto tempo.

Da vedere assolutamente

  • La Piazzetta della Chiesa Madre, con la facciata barocca e i gradini scolpiti

  • I vicoli ciechi che portano a punti panoramici pazzeschi

  • Le porte murate e le finestre cieche: segni delle tante case abbandonate

  • I portoni in legno antico con i chiodi battuti a mano

  • Le scalette nascoste che si arrampicano verso il castello